Valutazione degli aspetti cognitivi e della sfera emotiva

All'interno della presa in carico globale dell'anziano, considerando non solo gli aspetti sanitari ma i bisogni intrinseci della persona, risulta essere di fondamentale importanza tenere conto sia della sfera cognitiva che della sfera emotivo-affettiva, che riveste un ruolo molto rilevante per la gestione della routine quotidiana dell'ospite all'interno della struttura. La conoscenza delle abilità cognitive dell’anziano, delle eventuali difficoltà, ma soprattutto dei suoi punti di forza, risulta determinante per stimolare nell’anziano una buona consapevolezza di sé, per ottenere una maggiore disponibilità alla convivenza in Struttura, alla relazione e comunicazione con gli altri ospiti e con l'équipe, per coinvolgerlo nelle attività più idonee.

Nel perseguire gli obiettivi delineati, lo psicologo interviene con diverse competenze. Prettamente di competenza dello psicologo è la valutazione degli aspetti cognitivi (memoria, attenzione, ragionamento, linguaggio...) che possono essere investigati mediante l’uso di protocolli e strumenti diagnostici che consentano di programmare un intervento di sostegno e mantenimento delle abilità cognitive e relazionali, e al contempo di fornire uno spazio di aiuto ed ascolto per l'anziano.

Nella valutazione degli aspetti legati al funzionamento cognitivo dell'anziano, è fondamentale prendere in considerazione anche lo stato di ben-essere dell’anziano, la sua soddisfazione di vita ed altri aspetti definiti della cognizione, quali la motivazione e il senso di autoefficacia, poiché influenzano la possibilità della persona anziana di padroneggiare, controllare l'ambiente e le situazioni e di sentirsi ancora competente ed efficace. È compito dello psicologo strutturare quindi interventi con l'anziano finalizzati non solo al potenziamento cognitivo, ma anche alla ri-attivazione e al potenziamento degli aspetti più strettamente emotivi legati al Suo benessere.